live @ Torino Beach, mondo animale

L’ultimo giorno

Quando hai un animale malato, malato tanto da non poter essere curato, hai l’onore e la responsabilità di decidere ‘quando’ abbatterlo. E’ una linea sottile e soggettiva quella che separa la dignità di vivere dalla dignità di morire, ed è una linea che va in conflitto con l’incapacità tutta umana di accettare la separazione da ciò che amiamo: luoghi, animali, persone.

Io poi, con la separazione me la cavo particolarmente male, quasi che mi accorga di essere legata a qualcuno o a qualcosa solo nel momento in cui scivola via.

Così ieri sera l’ho guardata muoversi, un po’ rigida quasi camminasse sulle uova, l’ho guardata accucciarsi cautamente, un piccolo movimento alla volta. Ho fissato in quei suoi profondi occhi verdi, e ho visto la sua infinita voglia di vivere vacillare. Anche le leonesse più coraggiose cedono. Basta così.

1 pensiero su “L’ultimo giorno”

  1. Io ho dovuto sopprimere il mio Sancho il giorno il cui ho compiuto 40 anni…poi ho telefonato ai 90 invitati annullando la festa. E poi abbiamo mangiato tramezzine e pizzette nei 10 giorni successivi 😦

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